Siamo originari di Gubbio

La storia racconta che, proprio nella cittadina umbra, un giovane di nome Ubaldo Matteucci fu perseguitato da un prete (allora vigeva lo Stato Pontificio) che aveva messo incinta una ragazza della parrocchia e pretendeva per ripararsi dal misfatto, il matrimonio tra lei e il giovane Ubaldo. Non volendo sottostare alla continua pressione del prelato, un giorno il giovane lo colpì  con un pugno e pensando di averlo ucciso, si allontanò da Gubbio approdando nel Regno di Napoli.

In questa sede imparò l’arte dell’intreccio delle fibre vegetali come la canapa e sperimentò la sua coltivazione.

Nel 1840, pensò di rientrare in “patria” e passando per Viterbo si innamorò della città e del suo territorio, particolarmente adatto alla coltivazione della canapa, anche grazie alla presenza di acque solfuree indispensabili per la macerazione.

Il giovane Ubaldo Matteucci iniziò tale attività sviluppando anche l’arte dell’intreccio delle fibre vegetali, imparata durante l’esilio nel Regno di Napoli. Inoltre, sviluppò la produzione di cordami e dei cosiddetti “Fiscoli”, le borse adatte alla spremitura delle olive per la produzione di olio, realizzandole in fibra di cocco.

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Questa attività, tramandata e curata amorevolmente negli anni dalla famiglia, riscosse un grande successo, attestato da diversi riconoscimenti ufficiali (1903 Esposizione belle Arti di Roma medaglia d’oro e d’argento, 1904 Marsiglia Esposizione Internazionale Gran diploma Membro della Giuria fuori concorso e croce d’oro insigne, 1905 Napoli croce al merito e medaglia d’oro, 1906 Milano Esposizione Universale medaglia d’argento, 1910 Cettigne gran premio di medaglia d’oro e croce insigne).

Seguirono altri premi nelle varie esposizioni internazionali a Tripoli e Firenze.

Questa attività proseguì nel tempo di generazione in generazione passando a  mio bisnonno Augusto Matteucci ,mio nonno Arcangelo Matteucci fino ad arrivare a mio padre Augusto Matteucci che a sua volta ha lasciato la sua gestione a me Andrea Matteucci.

Tale attività è ancora esistente e dal 1958 integra la produzione di olio d’oliva, con l’organizzazione di un frantoio,che tutt’ora vanta una vastissima clientela e che si distingue per la produzione di un olio extra vergine di oliva di primissimo livello.